Nel cuore del centro storico di Civitanova Alta, tra vicoli, scalinate e bastioni, sorge uno dei luoghi culturali più affascinanti della città: il Teatro Storico Annibal Caro. Questo piccolo gioiello architettonico, dalla suggestiva sala a ferro di cavallo, rappresenta uno dei luoghi simbolo dell’identità civitanovese, profondamente legato alla figura dell’illustre poeta e umanista Annibal Caro, cui è dedicato. Il teatro fu progettato dall’ingegner Guglielmo Prosperi di Macerata e costruito tra il 1869 e il 1872 sull’area dell’antico teatro ligneo, demolito nel 1859 su decisione del Consiglio Comunale. Il progetto definitivo fu elaborato da Francesco e Tommaso Basili di Porto San Giorgio. Per sottolineare il legame con la storia cittadina, venne inserito a ornamento dell’ingresso il prezioso portale rinascimentale del 1480, appartenuto al Palazzo Santucci, in pietra bianca scolpita. L'inaugurazione ufficiale avvenne il 20 luglio 1872 con le opere Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi e Norma di Vincenzo Bellini. Per l’occasione debuttarono anche i celebri ballerini Enrico e Pia Cecchetti, figli del coreografo civitanovese Cesare Cecchetti, interpreti dei balletti Lo spirito folletto e Giralda. L’interno della sala presenta due ordini di palchi e un loggione a galleria, con una capienza totale di circa 250 posti. Il soffitto è decorato con motivi classicheggianti e un raffinato affresco in stile pompeiano, in cui spicca un rosone centrale contornato da putti e fregi floreali. Il sipario storico, dipinto da Giovanni Nunzi di Fermo, raffigura l’Apoteosi di Annibal Caro, ritratto insieme a Dante e Virgilio. Dopo anni di chiusura, nel 1997 il teatro è stato riaperto al pubblico in seguito a un attento restauro che ne ha preservato il carattere originario, rendendolo nuovamente disponibile per eventi di danza, prosa, concerti e iniziative culturali.
Dettagli da non perdere
La raffinata architettura interna, la scenografica pianta a ferro di cavallo, il soffitto affrescato a grottesche e il sipario storico con la figura di Annibal Caro accanto a Dante e Virgilio rendono la visita un’esperienza ricca di fascino. Da non perdere anche il portale quattrocentesco del Palazzo Santucci, sapientemente recuperato, che impreziosisce l’ingresso del teatro.
Lo sapevi che...
Proprio in questo teatro, nel giorno dell’inaugurazione nel 1872, debuttò il giovanissimo ballerino e coreografo Enrico Cecchetti, destinato a diventare uno dei più importanti maestri di danza del Novecento, noto in tutto il mondo per il celebre metodo “Cecchetti” tuttora adottato dalle principali accademie di balletto.

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