Illustre letterato, traduttore, poeta e commediografo, nasce a Civitanova Alta nel 1507 da Giovambattista Caro e Celanzia Centofiorini e muore a Roma nel 1566. Caro si forma a Civitanova con il maestro Rodolfo Iracinto. Nel 1525 passa al servizio del banchiere fiorentino Luigi Gaddi; successivamente si trasferisce a Roma, dove riveste l’incarico di segretario particolare di casa Farnese. Questo incarico, che ricopre per tutta la vita, gli permette di viaggiare e di conoscere le corti, gli intellettuali ed i politici più stimati e potenti del Rinascimento. Nel 1555 ottiene la commenda dell’Ordine di Malta. Stanco delle fatiche di una vita passata a corte, nel 1563 si ritira nella “Carovilla” a Frascati, dedicandosi interamente all’otium intellettuale e alla traduzione italiana dell’Eneide di Virgilio. A lui si devono anche Il Canzoniere, la traduzione degli Amori Pastorali di Dafni e Cloe e la commedia Gli Straccioni, ma per conoscere l’uomo e l’intellettuale fondamentale è la raccolta delle Lettere da lui scritte e ricevute, specchio storico, artistico e politico del Cinquecento.